Genere Avventura, colore 168 minuti. – Produzione USA 2007.Per contrastare l’ondata di terrore e le flotte della Compagnia delle Indie Orientali, capitanate dall’odioso Lord Beckett, non rimane che rintracciare i Nove Pirati della Fratellanza e tentare una strategia difensiva.
Will, Elizabeth e il Capitan Barbossa raggiungono Singapore per procurarsi l’alleanza di Capitan Sao Feng, temibile pirata cinese col vizio del vapore…
Ma si sa i pirati sono volubili e ciascuno nutre in cuor proprio un interesse personale: Will vuole uccidere Davy Jones e recuperare il padre alla vita, Elizabeth e Barbossa desiderano raggiungere Jack Sparrow ai confini del mondo, liberarlo dalla maledizione di Jones e riorganizzare con lui la Fratellanza, Lord Beckett, che ha al suo soldo l’Olandese Volante e il cuore del suo capitano, sogna di governare il mare e di spazzarlo dagli odiosi nemici. La capricciosa dea Calypso, regina degli abissi costretta in un corpo umano, deciderà le sorti dello scontro navale. In fondo al mare e alla battaglia i pirati troveranno un tesoro: l’amicizia.
Se gran parte dell’appeal dei Pirati deriva dal suo plusvalore spettacolare, nel terzo capitolo c’è indubbiamente un’idea forte di mondo, un mondo più in là di questo, dove ciascuno dei protagonisti accetta le conseguenze del proprio destino mettendosi al servizio generoso dell’altro. Il viaggio ai confini del mondo diventa un percorso di formazione
Recuperato il capitano Sparrow, il film di Verbinski salpa per mare eccedendo piacevolmente la misura e invadendo il racconto di battaglie spettacolari. Esplosioni di assi, alberi abbattuti, cannonate assordanti, sciabole sferraglianti, abissamenti e ammaraggi scoperchiano letteralmente il mare e sguinzagliano la fantasia degli autori.
Ai confini “dei pirati” si conciliano due anime inconciliabili: guerra e piacere. Più il conflitto cresce in accanimento più aumenta l’esibizione della bravura, lo sfarzo del duello che diventa una danza in equilibrio sull’abisso salato.
Torna l’idea di un gruppo composito in missione, un’identità di razze separate (pirati sì ma francesi, africani, indiani, cinesi) che stenta a farsi collettiva ed è ricca di spassosissimi conflitti interni poi annullati nella frenesia dell’azione. I protagonisti uniti e resistenti diventeranno strumenti funzionali al progetto comune: combattere i cattivi capitani.
Per l’ultima volta (forse) la saga dei pirati ci dona il prodigio scenico di Johnny Depp e del suo pirata, declinazione ironica dell’eroe. Corpo grottesco e carnevalesco alienato da sè stesso e proiettato e frammentato in dieci, cento, mille Sparrow che vivono e agiscono a un tempo ciascuno per proprio conto, governando la Perla Nera o ramazzando il suo ponte. Personalità multiple e simultanee che si annullano in una sola nell’epilogo dall’accento epico, dove ancora una volta Jack sfodera il suo orgoglio pirata brindando alla prossima rotta!
Voto: 6,5
Di sicuro ti sarà o ti rimarrà in testa la canzone cantata dalla gente all’inizio del film: ‘Hoist The Colours’! Leggi il testo originale e guarda il video suonata al pianoforte.
In questo film ci sono due fra i più bei attori contemporanei Johnny Depp e Orlando Bloom; stiamo facendo un ‘sondaggio da bar’ su chi è il migliore! Vieni a vedere… una video-sorpresa ti aspetta!