Un film di Francesco Patierno. Con Elio Germano, Laura Chiatti, Martina Stella, Carlo Monni, Raffaella Lebboroni, Fiorenza Pieri, Gianmarco Tognazzi, Umberto Orsini, Gerardo Amato, Pietro Fornaciari, Francesco Casisa, Corrado Fortuna, Dario Vergassola, Donato Placido.
Genere Commedia, colore 100 minuti. – Produzione Italia 2007.
Marco Baldini ha una fidanzata e un sogno: lavorare in un programma radiofonico. Aniello Apicello, direttore dell’emittente privata “Fantasy”, gli affida un programma del mattino, iniziandolo all’arte radiofonica e al gioco d’azzardo. Ascoltato e contattato da Cecchetto, Marco ottiene un contratto a Radio Deejay. Lasciata Firenze, parte alla volta di Milano, dimenticando amici e debiti. Nonostante i successi raccolti dietro al microfono della più celebre radio nazionale, Marco non mancherà di mettersi nuovamente nei guai, giocando ai cavalli e accumulando un considerevole passivo. Spetterà alla famiglia, ai colleghi e ad un’inflessibile cassiera restituirgli il senno e la serenità.
Francesco Patierno (Pater Familias) cambia registro e adatta per lo schermo il romanzo autobiografico di Marco Baldini (Il giocatore), sbarcato a Milano e travolto simultaneamente dai debiti (di gioco) e dal successo. Patierno guarda Baldini da molto lontano perché sa che il distacco è necessario per ogni personaggio vivente, specie se continua (nel bene) a far parlare di sé. Allo stesso modo Elio Germano cerca e trova un’interpretazione, una lettura e uno squarcio originale sull’artista e sul giocatore Baldini, che aggiunge qualcosa a chi lo conosce bene e spiega molto a chi non lo conosce affatto.
Da “La stangata” di Newman/Redford a quella da ‘zanza’ disperato. Un Pinocchio della Milano da bere la cui verve era anche figlia dei deliri di onnipotenza ippica? Il crudo Francesco Patierno qui ammicca ma non trova il tono. Lascia l’ossessione nel titolo (vedi Nicholson in “Shining“) e troppo peso sul pur bravo Elio Germano. Azzecca ogni faccia: Corrado Fortuna per Fiorello (primo stile), Vergassola mix di Linus e Cecchetto, Orsini prestasoldi, babbo Carlo Monni da lacrime. Ma, reo confesso di non amare il gioco e le sue ansie, sfuma la caduta libera in tentazione. Non che occorra aver respirato napalm per girare “Apocalypse Now”, ma avere il cuore di tenebra sì. (Alessio Guzzano)
Forse una volta visto il film, resta il sospetto che Baldini e la radio siano un pretesto per raccontare una favola con lo sguardo ironico e ingenuo del suo protagonista Marco, ma trovo questa commedia agrodolce in fondo anche educativa per spiegare dove possa portare il vizio del gioco.
A parte la ruspante Martina Stella e l’ombrosa-sensuale Laura Chiatti, che appaiono insulse, tutti i personaggi sono ben caratterizzati; in particolare gli abituali frequentatori delle agenzie ippiche (chi ha passato un po’ di tempo in una sala scommesse, riconoscerà certi personaggi, n.d.r.).
Magari non sarà la commedia dell’anno, ma questa vicenda curiosa e inquietante una visione, e la sufficienza, la merita.
Voto: 6,5