Un film di Ridley Scott. Con Leonardo DiCaprio, Russell Crowe, Mark Strong, Golshifteh Farahani, Oscar Isaac.
Roger Ferris (Leonardo DiCaprio) è l’uomo della Cia nel Medio Oriente. Parla l’arabo, sa muoversi, adattarsi, tessere velocemente relazioni, ottenere informazioni. Ed Hoffman (Russell Crowe) è il suo supervisore a Washington. Mentre impiega le mani per far salire in macchina i figli o aiutarli a fare pipì, con un telefono senza fili fa la guerra, sacrifica vite umane, salva se può quella del suo compatriota, dal suo punto di vista salva ogni giorno il mondo. Usa le persone e non si fida di nessuno. Ha insegnato ai suoi a fare altrettanto ma Ferris sembra avere qualche scrupolo di coscienza. Soprattutto da quando si è alleato con Hani Salaam, capo dei servizi segreti giordani, per portare allo scoperto Al-Saleem, la mente degli attentati che stanno colpendo l’Europa.
Nessuna Verità è un film sulle diverse prospettive. Hoffman, Ferris e il giordano Hani (Mark Strong) sono su posizioni morali diverse; hanno preoccupazioni diverse, corpi diversi: quello di Ferris è escoriato, con segni evidenti di combattimento, quello di Hoffman è appesantito, bolso, ripiegato su se stesso. I due protagonisti hanno soprattutto diversi sguardi: quello di Hoffman è uno sguardo dall’alto, mediato dalle telecamere, che si pretende onnisciente e obiettivo; quello di Ferris è uno sguardo dal di dentro, senza filtri se non quelli di un banale occhiale da sole, allo stesso livello del nemico o dell’alleato, non fa differenza. Su tutti campeggia quello di Ridley Scott, con una media di quattro o sei macchine da presa per set, riprese aeree e operatori appostati ovunque: un po’ Hoffman e un po’ Ferris, in fondo.
Grazie al montaggio di Scalia, già autore di Black Hawk Down, il film si muove fra cento locations senza smarrirci e ci fa rimbalzare a buon ritmo nel dedalo di bugie, dove “i tuoi nemici si vestono come i tuoi amici e i tuoi amici come i tuoi nemici”. Lo spettacolo è assicurato, rinnovato.
Essendo un appassionato dei film del genere, e di Ridley Scott, non posso che parlare bene di questo film. Un ottimo Di Caprio, come ormai ci ha abituato, un Crowe bravo ma forse non proprio azzeccato in questa parte, Mark Strong che interpreta il capo di servizi segreti giordani in maniera molto convincente, e l’unica protagonista femminile Golshifteh Farahani (semplice ma affascinante bellezza iraniana), recitano in questo avvincente spy-game mediorientale. Spy game non solo come genere ma ricorda per molte ragioni, anche (guarda caso) il film omonimo del fratello, Tony Scott, e anche l’uso insistito, seppur tecnologicamente intrigante, delle immagini satellitari, richiamano alla memoria Nemico Pubblico, sempre del fratello…
Trovo infine, giusto il mix fra azione e storia, dove fortunatamente la prima non prende il sopravvento sulla seconda. Magari non troppo originale nella storia, nei personaggi, o nei luoghi comuni (culturali e ideologici) ma pur sempre un ottimo film da consigliare!
Voto: 8
Nessuna Verità – Il secondo trailer ufficiale
Interviste a Scott e DiCaprio
Di passaggio a Roma regista e attore hanno presentato Nessuna verità, il film che vede Leo interpretare un agente della CIA.
Ridley Scott e Leonardo DiCaprio: storie di spie
All’indomani della vittoria di Barack Obama eletto a Presidente degli Stati Uniti d’America, abbiamo incontrato Ridley Scott e Leonardo DiCaprio. Il primo posato, composto, il secondo visibilmente stanco per aver passato la nottata davanti alla tv, ma decisamente eccitato. “Sono orgoglioso del mio paese e di essere un cittadino americano, in questo momento” ha dichiarato commentando la notizia. “Tutto il mondo stava aspettando questa transizione e con la sua vittoria sento di essermi tolto un peso dalle spalle. Oggi è un giorno meraviglioso”. A Roma per presentare Nessuna verità, attore e regista hanno narrato la genesi di un film che vede DiCaprio interpretare un agente della CIA. “Del mio personaggio mi ha attratto il fatto che fosse un patriota che ama il proprio paese e desidera porre fine alla guerra in Medio Oriente. Sebbene la sua missione venga spesso messa a repentaglio proprio dal paese che dovrebbe proteggerlo, cerca sempre di fare la cosa giusta. Inoltre cerca di capire il contesto in cui si trova e di offrire soluzioni su lunga distanza, al contrario della CIA che vuole risultati immediati. È stato facile identificarsi con lui”.
Leonardo DiCaprio: Sebbene sia stato facile identificarmi con Roger Ferris, interpretarlo ha richiesto maggiore impegno, perché la difficoltà era di riuscire a tenere alta la tensione di un personaggio che dà sempre il massimo. Per crearlo mi sono basato sulle esperienze di agenti veri e sul libro dal quale è tratto il film, “Body of Lies” del giornalista del Washington Post David Ignatius. È anche vero però che la CIA non potrebbe mai funzionare se non agisse in completa segretezza e sono poche le informazioni che abbiamo sui suoi agenti. Tuttavia credo che il lavoro fatto in fase di scrittura sia eccezionale e quando accetto un ruolo lo faccio innanzitutto sulla base di una buona sceneggiatura. Ma non cerco intenzionalmente film dal taglio politico. È anche vero però che quando si è presentata l’occasione di recitare prima in Blood Diamond e ora in Nessuna verità, non me la sono lasciata sfuggire.
Ridley Scott: Quello che si vede nel film è quanto accade realmente oggi, con dirigenti che controllano a distanza gli agenti in missione, senza macchiarsi le mani. Il personaggio di Russell Crowe non lavora sul fronte, ma dietro le quinte, un po’ come la gente immagina che sia il lavoro del regista. Tuttavia, al contrario dell’Ed Hoffman di Russell, che per questo film è dovuto ingrassare 30 chili, io sono uno che quando gira perde peso, passa le notti insonni e si affatica tantissimo.
Ridley Scott: Ho girato cinque film in Medio Oriente. Ricordo la mia prima volta, in Giordania. Mi introdussero al Ministro della cultura, un uomo elegante che in parte assomigliava al personaggio di Hani interpretato da Mark Strong. Dopo aver conversato piacevolmente per un’ora mi chiese a bruciapelo come mai i registi americani facessero fare sempre agli arabi i cattivi. Il mio sangue fece in tempo a raggelarsi prima che mi dicesse che stava scherzando. Tuttavia non è del tutto sbagliata come osservazione, e anche Ed Hoffman compie lo stesso errore considerando gli occidentali più capaci e più furbi degli arabi. Roger Ferris invece conosce la loro cultura, le loro tradizioni, la loro storia, e quindi ha imparato a rispettarli e apprezzarli.
Leonardo DiCaprio: Mi rendo conto che forse può essere difficile per il pubblico americano vedere un film su un conflitto in corso. Quello della guerra in Iraq è un nervo scoperto e probabilmente c’è bisogno di più tempo per riflettere su quanto stia accadendo, un po’ come è successo per i film sul Vietnam. Perché Nessuna verità è un film politico che cerca di essere il più possibile attuale. Allo stesso tempo abbiamo anche cercato di attenerci ai fatti e di rappresentare tutti in modo realistico mostrando sia i lati positivi che quelli negativi degli Stati Uniti e i suoi reali rapporti con gli altri Paesi. Questo permetterà al pubblico di fermarsi un attimo e di riflettere.
(Tirza Bonifazi Tognazzi)
Sfondi per desktop
Ecco gli sfondi originali per desktop
di NESSUNA VERITA’
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Sfondo 6 (poster Body of Lies)