Shrek terzo

(Shrek the Third) Un film di Raman Hui, Chris Miller. Genere Animazione, colore 92 minuti. – Produzione USA 2007.

Dopo i capovolgimenti degli episodi precedenti – dall’abbandono della palude alle blasonate nozze con la principessa Fiona – l’orco verde dalle orecchie a forma di trombetta, torna nel più politicamente scorretto dei cartoon per assicurare un degno successore al regno di Molto Molto Lontano.

Shrek insieme al nobile Gatto con gli stivali (“doppiato” da Antonio Banderas anche in italiano) e al logorroico Ciuchino, partono per una nuova avventura alla ricerca di Arthur: un ragazzo un po’ sfigato ma di sangue nobile che potrà succedere al trono del paese.

Metafora di un mondo cinico e senza speranza o semplice divertissement, l’odissea di Shrek regala ancora, nonostante il terzo “compleanno”, un’ora e mezza di spensierata ilarità, aggiungendo alla già vasta galleria di personaggi, altri memorabili soggetti. Dal Mago Merlino depresso e arteriosclerotico, al cattivo Capitan Uncino passando per un nano baby sitter, la saga va avanti a suon di risate e immagini spettacolari.

Una grafica sempre più accurata sotto il profilo estetico e una storia che regala anche in questo episodio qualche spunto di riflessione, rendono unico questo gioiellino della DreamWorks che continua a far crescere e maturare i suoi protagonisti mettendoli a dura prova con se stessi e col mondo circostante, Shrek ad esempio entra in crisi per un’inaspettata paternità. Fra citazioni e sberleffi, il regno delle favole è molto molto più reale di quanto pensiate.

Rispetto ai due capitoli precedenti si ride molto ma molto meno: il secondo in particolare, tra citazioni e doppi sensi era di una simpatia indimenticabile! Anche in questo terzo ci sono scene divertenti, ma dà l’impressione, per alcune tematiche presenti (la paternità, la morte, l’emarginazione adolescenziale) di essere quasi più rivolto ad un pubblico adulto.

Voto: 6,5