News sulla 33a Coppa America

Bertarelli - Larry Ellison

Considerati i continui cambiamenti e le recenti beghe legali che fanno vivere nell’incertezza tutti gli appassionati della vela, raccolgo in questo articolo tutte le novità sulla prossima Coppa America la numero 33.

Per capire meglio l’intrigata situazione, conviene leggere le notizie in ordine cronologico. Sembra una telenovela a puntate…

(AGGIORNATO IL 16 DICEMBRE 2009)

16 dicembre 2009

La 33/ma edizione della Coppa America, tra il detentore del trofeo Alinghi e lo sfidante americano Oracle, si svolgera’ il prossimo febbraio a Valencia, in Spagna. Lo ha deciso la camera d’appello della Corte suprema dello Stato di New York. Respinto l’appello di Alinghi che invece chiedeva di organizzare la competizione nelle acque di Ras al-Khaimah negli Emirati Arabi Uniti.
(www.gazzetta.it)

02 aprile 2009

Oracle vince in tribunale. I veri sfidanti sono loro

La Suprema Corte di New York prova a rimettere in mare la Coppa America. La sentenza della Corte di Appello è stata favorevole al Golden Gate Yacht club. I giudici hanno dichiarato illegittimo il Club Nautico de Vela (quello di Desafio Espanol) come Challenger of Record (lo sfidante ufficiale nella Coppa), a causa della mancanza di un requisito indispensabile: aver organizzato una regata velica prima di presentarsi al defender come rappresentante degli sfidanti. Il Golden Gate Yc, quindi, è stato confermato Challenger of Record.
I giudici della Corte di Appello hanno anche sottolineato che l’America’s Cup deve essere decisa in mare e non in tribunale e auspicano che la Societe Nautique de Geneve (detentrice della Coppa America con Alinghi) e il GGYC possano lavorare insieme per mantenere questa nobile tradizione velica. Oracle e Alinghi, se non dovessero accordarsi in maniera differente, dovrebbero sfidarsi in un match a due secondo le regole del Deed of Gift a bordo dei multiscafi, in una data ancora da definire che sarà tra 10 mesi a partire da oggi (quindi non potrà più essere nel 2009). La località sarà scelta da Alinghi, ma Bertarelli ha più volte dichiarato che la 33ª America’s Cup si sarebbe disputata comunque a Valencia e quindi sembra lecito pensare che la sede della sfida sia la città spagnola, gli svizzeri però hanno tempo per pensarci e dovranno comunicarlo ufficialmente agli americani sei mesi prima dell’incontro.
(www.gazzetta.it)

19 dicembre 2008

E dal 31 gennaio le Vuitton Series ma per vedere in acqua i protagonisti di Coppa America non bisogna aspettare un anno e mezzo: infatti ad Auckland (Nuova Zelanda) dal 31 gennaio 2009 al 14 febbraio, sono previste le Vuitton Pacific Series, una nuova manifestazione con le stesse barche e gli stessi protagonisti di Coppa, anche se non ha lo stesso valore.
(Raganati Rossella)

 

16 dicembre 2008

Chiuse le iscrizioni alla 33ª Coppa

Si sono chiuse ieri alle ore 17 le iscrizioni per la 33a America’ s Cup. Prima della fine della settimana saranno comunicati ufficialmente da Alinghi i nomi dei team che hanno regolarizzato l’iscrizione entro i termini previsti. Venti le sfide che sono state presentate di cui ben sei quelle italiane: rivedremo in mare Mascalzone Latino e Luna Rossa, per la prima volta senza Francesco de Angelis, e debutteranno anche sindacati nuovi come Green Comm nato dalle ceneri di +39, Argo Challenge di Paolo Scutellaro che schiererà un equipaggio capitanato da Lars Grael di cui faranno parte velisti disabili, Italia di Giovanni Maspero e Dabliu Sail Project di Vasco Vascotto.

DALL’ ITALIA 6 TEAM SU 19 – Con 19 sindacati (di 12 Paesi) è record di iscritti alla 33ª America’ s Cup. Ieri Alinghi ha reso noto gli altri team che dovremmo vedere in acqua nell’ estate 2010 (o 2011) a Valencia. Salvo sentenze. Le domande erano addirittura 21. L’ Italia scende in campo con 6 team: Luna Rossa, che cambiata ancora la squadra torna con lo Yacht Club Punta Ala, Green Comm Challenge (dalle ceneri di +39), Argo Challenge (con Lars Grael vorrebbe una barca con tanti disabili), Mascalzone Latino di Vincenzo Onorato, Italia di Giovanni Maspero e Dabliu Sail di Vascotto (non ha comunicato lo yachtcClub). Le altre: Desafio Espanol e Ayre (Spa); French Spirit e K-Challenge (Fra); Team New Zealand; Shosholoza (S.Af.); Deutscher Challenger (Ger); Victory Challenge (Sve); China Team; Team Origin (Gb), Greek Challenge e Team Russia.

(www.gazzetta.it)

10 dicembre 2008

A fine gennaio le regate in Nuova Zelanda, ma per vedere all’ opera la nuova Luna Rossa non bisognerà aspettare molto. Proprio mentre il giudice dell’ appello di New York prenderà la sua decisione Luna Rossa e altri 9 consorzi saranno in gara nella Louis Vuitton Pacific Series, una nuova manifestazione con gli stessi protagonisti (e le stesse barche) che si terrà in Nuova Zelanda dal 31 gennaio al 14 febbraio 2009. Non è ancora Coppa America, ma una sorta di prova generale, non appena si uscirà dalle secche dei tribunali…

9 dicembre 2008

Luna Rossa iscritta alla Coppa America con il guidone dello Yc Punta Ala. Fino a poche settimane fa Patrizio Bertelli, inventore del team velico più amato d’Italia dell’ultimo decennio, aveva sempre smentito questa possibilità (“Starò certamente alla finestra per la prossima edizione” aveva detto a Valencia un mese fa a margine di una regata esibizione), ma adesso ha cambiato idea. Depositando, secondo quanto risulta, i dollari previsti come tassa d’iscrizione.

DATE INCERTE – Gioverà qui ricordare che data e sede della prossima edizione della regata velica più importante al mondo sono al momento incerti. L’ultima edizione si è disputata a Valencia, finendo, nei primi giorni di luglio del 2007, con la vittoria del detentore Alinghi su Emirates Team New Zealand. Allora Alinghi annunciò una nuova edizione per il 2009 proponendo un radicale cambiamento di formula (che includeva la sostituzione della barca). Questo cambiamento non è piaciuto affatto in primo luogo al team americano Bmw Oracle (uscito in semifinale nel 2007) che da quel momento ha intrapreso un’azione legale contro Alinghi che tra ricorsi e controricorsi non si è ancora conclusa e la cui ultima puntata definitiva, cioè una sentenza non più appellabile, è attesa solo per il 10 febbraio. Solo allora sapremo se la coppa America alla quale risulta adesso iscritta Luna Rossa avrà luogo. Perché se invece la controversia legale vedrà Bmw Oracle vincitrice, la prossima edizione della regata sarà una sfida a due, tra americani e Alinghi, su trimarani.

CON ALINGHI – Dunque la notizia dell’avvenuta iscrizione di Luna Rossa alla Coppa deve si farci molto piacere perché segnala la ritrovata “caldissima” passione di Bertelli nei confronti della regata (forse anche stimolata dall’aver messo sotto contratto il formidabile talento brasiliano Robert Scheidt, plurimedagliato olimpico), ma deve essere più ragionevolmente letta nel suo significato politico. Nelle ultime tre edizioni della regata Luna Rossa ha vinto una Louis Vuitton cup (il torneo degli sfidanti) e un’altra volta è arrivata in finale. E’ dunque un contendente molto importante che adesso si schiera dalla parte di Alinghi, riconoscendogli il diritto di organizzare la prossima edizione della regata, rompendo in qualche modo lo schieramento di coloro che invece sostenevano Bmw Oracle nella causa in tribunale. Dunque una bella notizia per i tifosi. E anche un punto a favore di Alinghi.

24 settembre 2008

MADRID – Bmw Oracle tenta la via della pace con Alinghi per l’organizzazione della prossima America’s Cup di vela, a condizione che si seguano regole simili a quelle dell’edizione 2007, disputata a Valencia (Spagna). Il team americano ha infatti ”formalmente ribadito l’intenzione a rinunciare alle azioni legali in corso sull’organizzazione della prossima America’s Cup a condizione che il defender svizzero s’impegni da subito a organizzare la 33esima America’s Cup con una struttura convenzionale, aperta a tutti i challenger e sulla base di norme analoghe a quelle della coppa del 2007”.
Alinghi ha programmato l’edizione del 2009 ancora a Valencia, ma l’ha rinviata sine die a seguito dell’azione legale da parte di Oracle, che ritiene il nuovo regolamento troppo favorevole al defender svizzero.

28 giugno 2008

Valencia non e’ piu’ la citta’ ospitante della prossima America’s Cup. Lo ha comunicato l’AC Management, la societa’ che organizza il trofeo velistico per conto del defender Alinghi. A causare la rottura “le incertezze legate alla situazione legale dell’America’s Cup”. L’azione legale degli statunitensi di Bmw Oracle ha infatti cambiato le carte in tavola escludendo tutti gli altri team e trasformando l’evento in una sfida a due tra Oracle e Alinghi, da disputarsi nel 2009. “Questo non significa che stiamo lasciando Valencia – ha spiegato Michel Hodara, amministratore delegato di AC Management – La scelta della localita’ per la 33ma America’s Cup sara’ effettuata sulla base dell’analisi di una serie di aspetti e di fattori di diverso tipo e se Valencia fosse considerata la migliore localita’, allora una seconda edizione dell’America’s Cup si svolgera’ proprio qui”.

19 marzo 2008

SAN FRANCISCO – Poche ore dopo la conferma della vittoria legale, che costringera’ Alinghi a sfidare Bmw Oracle in una battaglia uno contro uno per l’America’s Cup, il team americano ha annunciato che ben 11 membri dell’equipaggio di Luna Rossa faranno parte della “crew” di Oracle. Fra questi il timoniere della barca di Prada, il 28enne James Spithill, e il navigatore Michele Ivaldi.

18 marzo 2008

MILANO – Per la prima volta da quando è nata, nel maggio del 2000, Alinghi perde qualcosa di importante. Ieri il giudice Hermann Cahn J. della Suprema Corte di New York ha respinto tutte le mozioni degli svizzeri dando così ragione al consorzio americano Oracle. E ribaltando, per la prima volta in 157 anni di storia della coppa America, quello che era stato stabilito dal defender, cioé il vincitore. Bocciato innanzi tutto (come era stato annunciato anche il 27 novembre 2007 dallo stesso giudice) lo sfidante ufficiale degli svizzeri, il Club Nautico Espanol, al suo posto subentra appunto Bmw Oracle, la squadra di Larry Ellison che in questi mesi senza regate e con molte carte bollate non ha perso tempo. Ingaggiato il totem della Coppa, Russell Coutts, parallelamente all’azione legale ha messo in piedi un gruppo velico incredibile, ha fatto già costruire un trimarano per la sfida con gli elvetici e continuato ad allenarsi e progettare. Saranno loro a contendere al gruppo di Ernesto Bertarelli, la 33ª America’s Cup.
NEL 2008? – Ma quando si corre la prossima edizione non è dato ancora saperlo. In teoria dal momento che viene accettata la sfida degli statunitensi varrebbe la data prevista in un primo momento, quindi quella del luglio 2008, fra pochi mesi. Il giudice ancora una volta ha invitato le parti a mettersi d’accordo specificando che nel caso in cui i contendenti dovessero ritenere impossibile lo svolgimento delle regate nelle date indicate (causa disputa legale), potranno ricorrere alla Corte o stabilire autonomamente di rimettere la decisione a un’autorità esterna. A quello che si è visto finora – la causa in tribunale è stata lardellata di dichiarazioni, battute, attacchi e ripicche fra Ellison e Bertarelli – l’ipotesi appare ardua, ma l’inventore di Alinghi lancia un messaggio di speranza (per i velisti non gli avvocati): “Non ricorreremo contro la sentenza – ha detto Bertarelli -, lasceremo che sia il mare a decidere”. C’è da augurarsi che sia vero, ma allo stato dei fatti Oracle pare in vantaggio rispetto ad Alinghi (che deve comunicare la scelta della sede) e forse vorrà un po’ di tempo in più.
Tutti gli altri sfidanti aspettano e si augurano una decisione veloce, per cominciare a pensare alla 34ª Coppa, quella che si dovrebbe correre, comunque vada la prossima, nel 2011 a Valencia.

(www.gazzetta.it)   Gian Luca Pasini

27 novembre 2007

NEW YORK (Usa) – Quello che mancava alla coppa America era una sentenza che stravolgesse le poche certezze che questa regata aveva sommato da quando Alinghi, nel luglio di quest’anno, aveva rivinto il trofeo velico più antico e prestigioso del mondo, battendo 5-2 i neozelandesi.
Oggi il giudice dell’alta corte di New York, Cahn, ha accolto il ricorso presentato da Bmw Oracle. Al sindacato statunitense, legato al Golden Gate Yacht Club, il giudice attribuisce i galloni di Challenger of record, in pratica di primo sfidante dell’America’s Cup. Secondo la corte, il ruolo è stato assegnato in maniera illegittima al team iberico di Desafio Espanol, emanazione diretta del Club Náutico Español de Vela (CNEV). Ma non è tutto. Al di là di quello che gli organizzatori (sempre svizzeri, in questo caso Ac Management) avevano annunciato nei giorni scorsi, la coppa America numero 33 si dovrebbe correre nel 2009 (come originariamente ipotizzato), questo è quello che si aspetta il giudice.

Alinghi adesso dovrà trovare un accordo con gli sfidanti e in particolare con gli americani di Oracle. Russell Coutts, vincitore di tre edizioni della coppa America consecutive e ora skipper e a.d. di Oracle, si è detto soddisfatto per la vittoria all’Alta Corte di New York. “Siamo molto contenti per la decisione – ha dichiarato – perché essa consente a tutti di concentrarsi sul rimettere in rotta la Coppa al più presto”. Ernesto Bertarelli, presidente di Alinghi, dal canto suo ha replicato: “Siamo ovviamente dispiaciuti della decisione che decreta l’invalidità tecnica del Cnev e ora aspettiamo di parlare con Golden Gate Yc per garantire un futuro all’America’s Cup”.
Le ipotesi sul tavolo paiono essere solo un paio: ci si mette d’accordo (ma americani e svizzeri hanno fatto tutt’altro negli ultimi mesi, fino quasi a insultarsi) e si corre con le nuove imbarcazioni Ac90, appunto fra poco più di un anno e mezzo. Oppure salta il banco della trattativa e si va in acqua in accordo con il Deed of Gift (il “regolamento” che governa la Coppa) e allora a sfidarsi sarebbero solo Alinghi e Bmw Oracle. In quel caso si andrebbe in regata fra meno di un anno (verosimilmente nel settembre del prossimo anno a Valencia, subito dopo i Giochi olimpici) a bordo di trimarani lunghi 90 piedi, 27 metri circa. Il ricorso (teoricamente possibile) era stato escluso da Alinghi in ogni caso, prima ancora di conoscere la decisione del giudice Cahn. Manterranno la parola, o ci ripenseranno gli svizzeri che non escono benissimo da questa vicenda?

(www.gazzetta.it)  Gian Luca Pasini