Alla fiamma che alimenta il bracere dei vincitori
Ho presunto di amarti quella notte che non potevo staccarmi dal tuo profumo e bramoso ed ingordo ti
seguivo attraverso le lenzuola.
Ho sognato di averti quando ogni cosa sembrava dirmi che non sarebbe stata una storia d’amore,
quando gli altri vedono quello che tu non vedi sei come un cieco, che sviluppa gli altri sensi al punto che
solo quelli diventano la sua guida.
Ora mentre le pareti di questa chiesa bianca si colorano del rosso tramonto di giugno e sei al mio fianco di
bianco vestita, per un attimo chiudo gli occhi affinchè questa immagine di te rimanga eterna come
l’amore
che ci promettiamo.
Il sole educatamente se ne va dietro i monti levigati per lasciarci la notte
domani dal mare anche noi sorgeremo
nuovamente una cosa sola.