La lettera d’amore di un vero Cavaliere

Con un paio di settimane d’anticipo, i media in questi giorni ci hanno introdotto il tormentone di febbraio: l’amore.

Un galante Silvio Berlusconi risponde alla lettera aperta di Veronica Lario Non si tratta proprio dell’Amore con la A maiuscola, ma piuttosto dei tormenti e delle scaramucce della coppia più in vista d’Italia: l’ex premier Silvio Berlusconi e sua moglie Veronica Lario.

L’ex first-lady ha scritto ieri una lettera aperta al direttore di Repubblica, nella quale si è lamentata di un atteggiamento poco rispettoso della sua dignità, assunto dal marito durante la cerimonia televisiva di consegna dei Telegatti.

Per la serie "I panni sporchi si lavano sui giornali", Veronica ha introdotto un tema sul quale ovviamente gli operatori dell’informazione si sono subito avventati. E dal momento che il 14/2 è San Valentino, mettiamoci il cuore in pace: Per qualche giorno potremo, anzi saremo costretti a leggere e sentir parlare di qualcosa di diverso dal solito.

Basta con le solite beghe politiche. Basta discussioni sulle tasse e sulla Finanziaria, cosa c’importa dell’immigrazione, ma quali PACS, pazienza se la Corte Costituzionale ha bocciato la legge sull’inappellabilità delle sentenze di proscioglimento.

Se fino a qualche giorno fa per riuscire a parlare di politici in occasione della festa degli innamorati di San Valentino si sarebbe dovuto andare a rispolverare fatti di cronaca politica non proprio recenti, ebbene: ora non serve. Lo scoop è servito, il tam tam mediatico sta facendo il giro del mondo.

Certo che il Berlusca quando ci si mette sa essere anche originale. Basti leggere (qui sotto) la sua risposta odierna alla lettera aperta di Veronica: "Cara Veronica, eccoti le mie scuse. Ero recalcitrante in privato, perché sono giocoso ma anche orgoglioso. Sfidato in pubblico, la tentazione di cederti è forte. E non le resisto.

Siamo insieme da una vita. Tre figli adorabili che hai preparato per l’esistenza con la cura e il rigore amoroso di quella splendida persona che sei, e che sei sempre stata per me dal giorno in cui ci siamo conosciuti e innamorati.

Abbiamo fatto insieme più cose belle di quante entrambi siamo disposti a riconoscerne in un periodo di turbolenza e di affanno. Ma finirà, e finirà nella dolcezza come tutte le storie vere.

Le mie giornate sono pazzesche, lo sai. Il lavoro, la politica, i problemi, gli spostamenti e gli esami pubblici che non finiscono mai, una vita sotto costante pressione. La responsabilità continua verso gli altri e verso di sè, anche verso una moglie che si ama nella comprensione e nell’incomprensione, verso tutti i figli, tutto questo apre lo spazio alla piccola irresponsabilità di un carattere giocoso e autoironico e spesso irriverente.

Ma la tua dignità non c’entra, la custodisco come un bene prezioso nel mio cuore anche quando dalla mia bocca esce la battuta spensierata, il riferimento galante, la bagattella di un momento. Ma proposte di matrimonio, no, credimi, non ne ho fatte mai a nessuno. Scusami dunque, te ne prego, e prendi questa testimonianza pubblica di un orgoglio privato che cede alla tua collera come un atto d’amore. Uno tra tanti.

Un grosso bacio".