Oggi, è Il capitano della Samp era stato sottoposto al controllo antidoping dopo Samp-Inter del 28 gennaio e ora dichiara: “Sono tranquillo, al momento opportuno chiarirò tutto. Mi dispiace solo per la mia famiglia“. Il club tace in attesa delle controanalisi.Ma vediamo i più o meno illustri predecessori di Flachi con lo stesso vizio…
Diego Armando Maradona, l’ex Pibe de Oro, nel 1992, fu squalificato per 15 mesi dopo una positività che segnò l’inizio della sua fine calcistica.
Claudio Caniggia mentre giocava nella Roma si beccò 13 mesi di squalifica il 22 aprile 1993 che gli fanno perdere l’intera stagione 1993/94, al termine della quale se ne va in Portogallo, al Benfica.
Angelo Pagotto, ex di Milan e Perugia, nel ’99 fu squalificato per 24 mesi, la condanna più dura degli ultimi 15 anni. Pagotto, che aveva sempre sostenuto la sua innocenza parlando di uno scambio di provette, ha avuto la forza di reagire e un paio di stagioni fa ha fatto uno splendido campionato nelle fila dell’Arezzo.
Il suo calcio era stato definito tutto sesso, droga e rock’n roll. Non che lui facesse molto per evitare certi accostamenti, anzi! Ma Fabio Macellari dopo la positività, aveva ammesso la sua colpevolezza ed ha avuto il coraggio e la forza di rimettersi in gioco prima a Pavia in C1, poi alla Triestina e ora a Lucca
Adrian Mutu, licenziato in tronco dal Chelsea dopo la positività, è ora di nuovo in prima pagina grazie al suo talento e ai gol segnati prima con la Juventus e adesso con la Fiorentina.
Infine, poco più di un anno fa, squalifica a vita per Jonathan Bachini, trovato positivo alla cocaina per la seconda volta. La radiazione, nel caso dell’allora esterno del Siena, era scattata in quanto recidivo ma già nel primo caso, ai tempi del Brescia, la mano della giustizia sportiva era stata piuttosto pesante: un anno di squalifica.