Cannavaro, azzurro nostalgia

Il capitano della nazionale campione del Mondo rivela che sogna di chiudere la carriera a Napoli. E svela un retroscena sul mondiale: "Io e Buffon tenevamo chi non giocava lontano dai giornalisti"

MILANO, 28 ottobre 2006 – Ha vinto la coppa del Mondo da capitano vero. Poi l'addio alla Juve e il trasferimento al Real Madrid ("A 33 anni non me la sentivo di chiudere la mia carriera in B con una penalizzazione pesante, non potevo rinunciare a un'offerta come quella del Real"). Adesso Cannavaro ha un altro sogno e lo confessa al mensile Max, martedì in edicola con un supplemento dedicato proprio al miglior difensore del Mondiale di Germania. "Sarebbe il massimo chiudere al Napoli con mio fratello Paolo, insieme centrali difensivi", ha dichiarato Cannavaro, che a Napoli è nato il 13 settembre 1973.
Il Mondiale è un'emozione indimenticabile. "Mi è dispiaciuto – racconta Cannavaro – nella grande festa vedere uno come Nesta che si teneva in disparte, non riusciva a gioire perché non la sentiva sua quella Coppa". Nesta è stato a lungo infortunato, altri giocatori hanno giocato poco o nulla per le scelte tecniche di Lippi.
"Io, Buffon e gli altri più anziani della squadra, abbiamo fatto in modo che i più scoppiati, nel senso di incazzati perché non giocavano tipo Inzaghi e Oddo, non si presentassero ai giornalisti". Con Del Piero non c'era bisogno: "È sempre stato un signore, per me resta la migliore persona incontrata nel mondo del calcio".

(fonte: www.gazzetta.it)